Gian Lorenzo Bernini, i lavori a San Pietro  
1624 - Città del Vaticano
 Manierismo  Seicento 

1624 c. (inizio)

Quando gli vengono affidati il lavori di completamento di San Pietro, Bernini si trova nella necessità di raccordare il corpo centrale, ideato da Michelangelo, con la navata longitudinale voluta dalla Chiesa. I quattro enormi pilastri della cupola ne impedivano l'integrazione. Sceglie di caricare di tensione lo spazio sotto la cupola inventando un ciborio enorme, alto quasi 30 metri, decora i quattro pilastri in cui crea due ordini di nicchie diminuendone la presenza plastica ed inserisce, nella inferiore, più profonda, quattro statue enormi (lui realizza quella di San Longino). Sempre all'interno di San Pietro realizza le tombe dei papi (Urbano VIII, 1628-47; Alessandro VII, 1671-78) il monumento della contessa Matilde (1633-37) e le cappelle. All'esterno progetta due campanili laterali (che non verranno eseguiti: il primo venne subito abbattuto), già ideati da Bramante, che avrebbero corretto la facciata, che era stata tenuta bassa per far vedere la cupola, ed inquadrato, togliendola così da una condizione di sfondo e dandole il ruolo primario che meritava, la cupola michelangiolesca. Sempre a questo scopo realizza il colonnato ellittico. E' la trasposizione in chiave urbanistica (il primo intervento esclusivamente urbano della storia) della cupola: due braccia simbolicamente aperte raccogliere l'intero mondo cristiano così come la cupola voleva coprirlo, proteggerlo.

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