Filippo Brunelleschi, Palazzo Pitti
1440 - Firenze
 Rinascimento 

1440 - 1445

L'attribuzione a Brunelleschi di palazzo Pitti nasce da una notizia riportata sul Codice Gaddiano secondo la quale l'architetto avrebbe presentato un modello del palazzo al committente, Luca Pitti. Anche qui Brunelleschi dimostra il suo carattere "anti-rinascimentale" rifiutando qualunque elemento classico e persino architettonico. La facciata è scandita soltanto dalla composizione dei conci che formano le ampie arcate a tutto sesto che inglobano le finestre. E' una rinuncia aulica che mira a favorire un dialogo "popolare" tra l'architettura del potere e la città.

Nel progetto originario le dimensioni erano limitate a sette finestre al primo e secondo piano, e risultavano in perfetta proporzione aurea.

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