Tiziano, Cristo coronato di spine  
1570, Alte Pinakothek - Monaco
 Cinquecento 

1570 c.

A trent'anni di distanza Tiziano ritorna sul tema del Cristo coronato di spine. La luce che nella versione precedente accentuava il dato realistico qui sembra distruggere, smaterializzare le forme. L'arcata si apre ora su di un cielo fumoso e un carnefice di cui si intravede solo una gamba e un braccio suggerisce che lo spazio prosegue verso lo spettatore. La gamma dei colori va dai rossi infuocati delle luci ai bruni scurissimi delle ombre. Sgranate, dissolte le forme, della scena rimane solo l'emozione angosciosa. Il non finito in Michelangelo suggeriva la liberazione dell'uomo dalla materia, in Tiziano è invece trasfusione della materia che diventa spirituale nel suo relazionarsi e confondersi con lo spazio.

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