Realizzata in collaborazione col figlio Giovanni, è composta da due bacini poligonali sovrapposti con al centro il gruppo bronzeo della coppa con le tre ninfe. I critici hanno pareri discordanti sul vero autore della scultura. Oltre a Nicola e Giovanni si fa il nome Arnolfo o di altri scultori locali. La vasca inferiore ha ventiquattro lati leggermente convessi ornati di rilievi (i cicli allegorici dei “mesi” e delle “arti liberali” e insegnamenti morali tratti dalle favole di Esopo), divisi, al vertice da una triplice colonnina. Quella superiore ha dodici lati leggermente concavi. Al centro e agli spigoli sono situate figure allegoriche, storiche e sacre. Nella decorazione della vasca inferiore si avverte più la forza del disegno che il valore plastico. E’ una scelta forse dettata da puri motivi pratici in quanto i rilievi risultano così meno esposti ad usura. Anche nelle sculture della vasca superiore però la linea risulta netta e scattante, vicina allo stile di Giovanni ma probabilmente anche un’evoluzione stilistica di Nicola.