Tiziano, l'amore sacro e l'amor profano (beltà ornata e beltà disadorna)
1515, galleria Borghese - Roma
 Cinquecento 

1515 c.

tela, cm 279x118
Che un elemento essenziale della pittura di Tiziano sia la forza dei contrasti lo vediamo da quest'opera: il contegno discreto della donna vestita ed il naturale movimento di quella nuda; la figura umana e il paesaggio; le linee orizzontali del sarcofago, del paesaggio, delle nubi e quelle verticali delle figure; "il sarcofago immagine di morte e il suo farsi fontana, immagine di vita" (Argan); il colore chiarissimo delle vesti della donna vestita, reso scintillante dalla macchia rosso intenso della stoffa della manica a cui si contrappone, dall'altra parte, il rosso fuoco del manto che si dilata nello spazio ed è reso più incisivo dal drappo bianco intorno al bacino della donna nuda; l'apparente serenità della scena e la frenesia, violenta, gratuita, delle decorazioni sul sarcofago.

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